Il restauro partecipativo della tela Estasi di San Giuseppe da Copertino
Grazie. È la prima parola che viene in mente vedendo la tela settecentesca Estasi di San Giuseppe da Copertino. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno visitato la mostra Santi ed eroi nel 2015: con i proventi avuti dagli ingressi pagati dai fruitori è stato possibile effettuare il restauro conservativo di quest’opera, tornata nella Pinacoteca Civica “Marco Moretti” di Civitanova Alta.
Il recupero è stato realizzato, sotto l’egida della Soprintendenza dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, dalle restauratrici Donatella Perugini e Francesca Pignani, incaricate dal Comune di Civitanova Marche, su indicazione della Soprintendenza di Urbino. Il lavoro è stato presentato questa mattina dalle due restauratrici, insieme alla presidente TDC Rosetta Martellini, alla direttrice della Pinacoteca Enrica Bruni e all’assessore alla Cultura Giulio Silenzi. “Si tratta di un’importante operazione di recupero del patrimonio della città – dichiara Silenzi – che viene valorizzato anche grazie al lavoro della direttrice della Pinacoteca Bruni e alla sensibilità di tutte le persone che con il loro contributo economico lo hanno permesso”.
Il quadro Estasi di San Giuseppe da Copertino, coperto da tutela in quanto Bene Storico-Artistico, proviene certamente dall’ex chiesa di San Francesco di Civitanova Marche, oggi Spazio Multimediale, ed è stato conservato nei depositi della delegazione comunale. Anni fa ha subito una ripulitura, necessaria per non peggiorare le condizioni conservative. “La situazione prima del restauro – afferma Francesca Pignani – era compromessa, con colori deformati e vari ritocchetti fatti nel tempo. Nella parte bassa c’erano delle stuccature e ossidazioni. Abbiamo recuperato i colori originali e stuccato le numerose lacune, soprattutto nello sfondo in alto, dove la parte mancante più grave riguardava la parte dell’occhio della donna”.
Il bene pittorico, di autore ignoto, è esposto al pubblico nella sala detta Quadreria, dove sono conservate le tele antiche. Estasi di San Giuseppe da Copertino rappresenta un particolare episodio della vita di S. Giuseppe da Copertino, avvenuto nel 1645 in una cappella della Basilica inferiore di Assisi, al cospetto di un ammiraglio spagnolo e di sua moglie. Nella tela, il santo vola spalancando le braccia davanti alla statua dell’Immacolata mentre molti devoti osservano stupiti. Si riconoscono l’ammiraglio e la moglie, rispettivamente nel personaggio in primo piano che assiste sbalordito al miracolo e la moglie nella donna svenuta e soccorsa da altre donne. Secondo i critici, il quadro potrebbe essere stato lavorato da due persone differenti.
“Questo restauro è un esempio importante di come ogni cittadino – dichiara Enrica Bruni – può intervenire a favore della conservazione e valorizzazione di un bene culturale, patrimonio della comunità. La partecipazione responsabilizza i fruitori dei beni culturali e ogni persona può sentirsi parte attiva di un progetto nobile come quello del recupero della storia e del patrimonio artistico”.
Seguendo questa linea di interventi partecipativi, con i proventi degli ingressi alla mostra Sotto il segno di Caro, allestita nell’Auditorium di S. Agostino fino al 20 novembre, per le celebrazioni in onore di Annibal Caro nei 450 anni dalla morte, sarà acquistata la tela del Maestro Arnoldo Ciarrocchi Annibal Caro e la Speranza.
“Per il ponte del primo novembre – conclude la presidente Martellini – abbiamo deciso di aprire tutte le mostre, prorogando anche quelle di Cartacanta. Quindi, lunedì 31 ottobre e martedì 1 novembre, Civitanova Alta è aperta, dalle 17 alle 20, a tutti i visitatori con il percorso espositivo Sotto il segno di Caro, la mostra Anche la carta sa cantare e quella antologica di Uliano Lucas nel chiostro di San Francesco, Project on the city 2 nella Chiesa di Madonna Bella e Magdalo Mussio il designer dimenticato nello spazio multimediale San Francesco”.