A Civitanova Danza, venerdì arriva Islands
Dopo l’inaugurazione del 5 agosto con Graces di Silvia Gribaudi, la ventisettesima edizione del festival Civitanova Danza dedicato al maestro Enrico Cecchetti – promosso da Comune di Civitanova Marche, Azienda Teatri di Civitanova e AMAT, con il sostegno di Regione Marche e MiBACT – prosegue venerdì 7 agosto con un grande e atteso ritorno, quello di Carolyn Carlson, una delle figure più rappresentative della scena mondiale, Leone d’Oro alla Biennale di Venezia, le cui coreografie sono diventate capisaldi della storia della danza.
Islands è il trittico presentato al festival 2020 che trova il suo filo rosso nella creatività declinata al femminile, presentando fino all’11 agosto il lavoro di quattro importanti artiste – Silvia Gribaudi, Carolyn Carlson, Claudia Castellucci e Monica Casadei – e un giovane talento della nostra regione, Laura Gazzani.
Il programma della serata si apre con The Seventh woman. Carolyn Carlson ci presenta una variante delicata e totalmente rivista di The Seventh man, concepita questa volta per una donna. Come un prologo del solo di Riccardo Meneghini, Sara Orselli interpreta con grazia e delicatezza le luci interiori derivanti dai nostri cambiamenti. Richiamando l’infinito in ogni movimento, la danzatrice ci dona un breve istante di piena consapevolezza.
Segue – in prima italiana – The Seventh man. Dopo 10 anni di intensa collaborazione per molte creazioni, Carolyn Carlson crea un assolo per Riccardo Meneghini, interprete carismatico della sua compagnia dalla gestualità allo stesso tempo fluida ed energica. Ispirato alla poesia Il settimo di Attila József, poeta della rivoluzone ungherese, The Seventh man incarna le rotture, le ricostruzioni e le promesse che ogni essere umano affronta nel corso della propria vita. Tra sogno e realtà; le luci contrastanti di Guillaume Bonneau, la gestualità forte, fluida e dinamica di Riccardo Meneghini e la musica di Guillaume Perret conducono lo spettatore in un viaggio contemplativo sulle metamorfosi interiori che ci rendono essere multisfaccettati.
Guillaume Perret, compositore e sassofonista fuori classe, l’elettrificazione del suo strumento gli consente di sperimentare una vasta gamma di suoni e tonalità con paesaggi musicali ricchi e inediti, accompagna dal vivo i due soli The Seventh woman e The Seventh man, ed esegue una breve introduzione live in scena.
Conclude il programma Mandala, coreografia storica e indimenticabile interpretata da Sara Orselli. Un cuore che batte, che pulsa vita in un corpo che a sua volta ondeggia, volteggia. Mandala affascina lo spettatore con il suo ritmo ipnotico, accompagnato dalla musica intensa di Michael Gordon. Al cerchio dell’ensō, che simboleggia sia l’universo sia il gesto artistico perfetto, si aggiunge anche il riferimento agli agroglifi, motivi circolari apparsi nei campi di grano. Manifestazioni geometriche dalle origini misteriose, appaiono come un messaggio emesso da una forza dello spirito, forse venuta da altrove, e sembrano volerci ricordare le forze sconosciute che ci circondano. Sara Orselli dà corpo a questo solo, risultato della complicità che la lega a Carolyn Carlson da oltre un decennio.
Carolyn Carlson nata in California, si definisce innanzitutto una nomade. Dalla baia di San Francisco all’Università dello Utah, dalla compagnia di Alwin Nikolais di New York a quella di Anne Béranger in Francia, dall’Opéra di Parigi al Teatrodanza de La Fenice di Venezia, dal Théâtre de la Ville a Helsinki, dal Ballet Cullberg alla Cartoucherie di Parigi, da la Biennale di Venezia a Roubaix, Carolyn Carlson è una viaggiatrice instancabile, in continua ricerca, sviluppo e condivisione del suo universo poetico. Ereditaria della composizione coreografica e della pedagogia di Alwin Nikolais, è arrivata in Francia nel 1971. L’anno successivo con Rituel pour un rêve mort ha firmato il manifesto poetico del suo stile, che non ha mai abbandonato: una danza decisamente votata alla filosofia e alla spiritualità. Al termine “coreografia” Carolyn Carlson preferisce “poesia visiva” per definire il suo lavoro. La creazione delle sue opere è una testimonianza del suo pensiero poetico e della sua forma d’arte in cui il movimento ricopre un posto privilegiato. Da quattro decenni vanta un’influenza e un successo considerevoli in diversi paesi europei.
Biglietti posto unico 10 euro presso Teatro Rossini 0733 812936, dalle 18.30 alle ore 20.30 (nei giorni di spettacolo dalle ore 18.30); vendita on line su www.vivaticket.com. Info: AMAT 071 2072439, www.amatmarche.net. Inizio spettacolo ore 21.30. Civitanova Danza rispetta tutte le procedure di legge per il contenimento della diffusione del Covid previste dalla normativa vigente.